Philippe VI di Valois, nipote di Philippe il audace, monta sul trono in 1328, mediante una terza applicazione della legge salica, all'infuori della ragazza di Louis X, Jeanne di Évreux, e del nipote di Philippe Bel, Édouard III, re dell'Inghilterra.
Philippe VI, impaziente di rinforzare il suo potere, batte a Cassel i fiamminghi rivoltati contro il loro conto (1328), ma Édouard III, stimolato dai fiamminghi e da Robert di Artois, richiede il regno della Francia le armi alla mano, e la guerra di cento anni comincia (1337).
La lotta ha luogo inizialmente in Scozia, dove la Francia sostiene David Bruce, ed in Fiandre, dove l'Inghilterra sostiene il capo popolare Jacques Artevelde.
Édouard scarica in Fiandre, si fa riconoscere il re della Francia e distrugge la flotta francese alla chiusa (1341).
La lotta ha luogo su un terzo teatro, in Bretagna, dove due richiedenti si disputano la successione del ducato: la Francia prende parte per Charles di Blois, l'Inghilterra per Jean de Montfort.
Dopo un breve trêve, Édouard III, ricordato dalle Fiandre, la Bretagna e Guyenne minacciate, scarica a Cherbourg e si avanza senza resistenza fino a Poissy; arretra dinanzi al numeroso esercito di Philippe VI, e si ritira verso il Nord; l'esercito francese lo segue e lo raggiunge a Crécy, ma la rete témérité della nobilta porta un disastro sanguinante (1346); Calais cade al potere degli inglesi (1347).
Gli alleati della Francia, David Bruce, il conto di Fiandre e Charles di Blois sono superati e prezzo.
La Francia è immersa nella miseria, il popolo è schiacciato di imposte, e la peste nera toglie, si dice, il terzo degli abitanti (1348).
L'acquisizione del Delfinato (1349) non compensa il paese di tante sofferenze.